lunedì 24 settembre 2012

INCI cosmetici, ingredienti da evitare: EDTA


 

EDTA è l'abbreviazione commerciale per l'acido etilendiamminotetracetico, un composto che forma complessi 1:1 molto stabili con numerosi ioni metallici: l'EDTA ingloba lo ione formando un complesso esacoordinato. Questa sua proprietà è sfruttata in molti ambiti: nei processi industriali, in prodotti quali detergenti, detersivi e negli alimenti, in cui viene utilizzato come additivo per la prevenzione di processi di ossidazione catalizzati dai metalli.
Le grandi quantità di EDTA utilizzati commercialmente, e il basso livello di biodegradabilità, determinano un accumulo dei complessi EDTA-metallo nelle acque di scarico, in cui se ne possono trovare alti livelli, difficilmente rimuovibili dalla depurazione convenzionale, in quanto gli impianti di trattamento delle acque reflue non sono in grado di abbatterli. Ad esempio la maggior parte del nichel scaricato nella baia di San Francisco ed una frazione significativa di ferro, piombo, rame, zinco, si trovano in forma di complessi con EDTA.






USI GENERALI
  • In chimica analitica è l'agente chelante più utilizzato per la misurazione della concentrazione di ioni metallici.
Ad esempio viene sfruttato per determinare la durezza delle acque (concentrazione totale di ioni alcalino terrosi nell'acqua, che, data la loro predominanza, può essere assimilata alla concentrazione degli ioni calcio e magnesio). 
  •  Sempre per lo stesso motivo può essere usato come agente addolcente delle acque, tramite resine chelanti selettive per metalli pesanti, che hanno come gruppo funzionale la forma sodica dell'EDTA.
  • In medicina di laboratorio è usato come anticoagulante nelle provette utilizzate per i prelievi di sangue, in quanto sequestra lo ione calcio indispensabile per il processo di coagulazione.
  • In farmacologia è usato come antidoto per le intossicazioni da metalli pesanti (es. piombo).

USI IN COSMETICA

In cosmetica è presente in moltissime preparazioni, dove spesso è indicato come sequestrante o antiossidante.
Viene infatti usato a due scopi principali:
  • Nelle creme viene aggiunto per intrappolare i metalli che si accumulano nel preparato durante il processo produttivo industriale (dalle tubature e dagli ingranaggi) che possono con il tempo alterare il prodotto e favorirne l'irrancidimento, in quanto possono catalizzare i processi ossidativi (è di fatto un antiossidante).
  • Nei saponi l'intrappolamento degli ioni metallici ha il doppio ruolo di antiossidante e soprattutto quello di contrastare la durezza delle acque, in quanto questa altera e diminuisce la funzionalità dei tensioattivi presenti. Gli ioni calcio e magnesio, infatti, formano con essi aggregati insolubili (visibili come una patina bianca), impedendo al sapone di svolgere la sua azione pulente.


BIODIZIONARIO

Nel Biodizionario ritroviamo come rosse (vedi post Cos'è un INCI?), tutte le forme di EDTA

www.biodizionario.it

PERCHE' E' DANNOSO

L'EDTA non è direttamente dannoso per l'uomo, ma lo è indirettamente e direttamente per la fauna marina. In primo luogo è una molecola scarsamente biodegradabile, e per questo entra di diritto nell'elenco degli ingredienti da evitare. In secondo luogo sembra che a seguito dello scarico in mare, raggiunga i fondali marini dove smobilita i metalli pesanti (mercurio, piombo, arsenico) rendendoli disponibili per i pesci, provocandone l'intossicazione. E da qui il possibile avvelenamento di tutta la catena alimentare in quanto i pesci accumulano i metalli con cui sono venuti a contatto nelle loro carni che poi saranno servite sulle nostre tavole (soprattutto nel caso di longevi pesci carnivori tipo tonno).
Esistono diversi studi sulla sicurezza di questa molecola. Associazioni importanti come WWF e Greenpeace da tempo espongono le loro perplessità sull'utilizzo di questo ingrediente.


In più segnalo che la sintesi parte da molecole di per sè tossiche come etilendiammina, formaldeide e cianuro di sodio.


ALTERNATIVE VERDI

Esistono attualmente molte alternative all'EDTA da utilizzare come sequestranti, con un miglior impatto ambientale

www.biodizionario.it

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